In un contesto aziendale sempre più orientato alla sostenibilità, adottare pratiche di gestione dei rifiuti responsabile, rappresenta un impegno distintivo per le aziende che desiderano tutelare l’ambiente e dimostrare un approccio etico e consapevole. La gestione dei rifiuti non è solo una necessità normativa, ma un pilastro per migliorare l’efficienza operativa e valorizzare l’immagine aziendale.
Questo articolo offre una guida pratica e concreta per aiutarti a implementare un sistema di gestione dei rifiuti sostenibile e in linea con le normative attuali, con consigli strategici e strumenti utili per ogni fase del processo.
Cosa si intende per gestione dei rifiuti?
Con il termine gestione dei rifiuti si fa riferimento a tutte quelle procedure, politiche o metodologie mirate alla gestione dell’intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione alla destinazione finale.
Quali fasi coinvolge?
Nel tentativo di ridurre i loro effetti sia sulla salute umana sia sull’impatto ambientale, solitamente vengono coinvolte numerose fasi della loro gestione:
- Raccolta;
- Trasporto;
- Trattamento (recupero e smaltimento);
- Riutilizzo/Riciclo dei materiali di scarto prodotti dalle attività dell’uomo;
- Prevenzione.
Una precisazione: la prevenzione è fattibile se si riducono la produzione e la pericolosità dei rifiuti, facilitando il loro utilizzo, il riciclo e altre operazioni di recupero.
Come vengono classificati i rifiuti?
Col termine “rifiuto” si fa generale riferimento ai cosiddetti “rifiuti solidi” cui si aggiungono anche particolari tipologie di “rifiuti liquidi” (in genere liquidi concentrati di origine industriale) non recapitati in fognature dotate di depuratore terminale, ma trasportati agli impianti di smaltimento con modalità analoghe ai rifiuti solidi (trasporto stradale, ferroviario, marittimo).
I rifiuti così definiti possono essere classificati in 3 distinte categorie:
- Rifiuti solidi urbani (RSU): comprendono quei rifiuti che, anche se ingombranti, provengono da abitazioni, quelli “assimilabili agli RSU” derivanti da attività commerciali, artigianali ed industriali che hanno caratteristiche simili ai RSU o loro componenti. Sono compresi anche i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua, i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali, i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni e gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale;
- Rifiuti speciali (RS): comprendono soprattutto la vasta categoria dei rifiuti industriali, artigianali, agricoli e commerciali;
- Rifiuti pericolosi (RP): comprendono quei rifiuti che rappresentano un pericolo immediato, o nel lungo termine, per la salute dell’uomo e la vita animale e vegetale.
Come identificare e gestire i rifiuti?
Per una corretta gestione dei rifiuti aziendali è di fondamentale importanza che il produttore dei rifiuti proceda attribuendo in modo corretto il CER (Codice Europeo dei Rifiuti) come previsto dalla normativa. Da qui è possibile identificarne l’origine e le caratteristiche.
In caso di rifiuto speciale dovrà essere trasportato verso l’impianto di smaltimento dei rifiuti previa compilazione del FIR (Formulario di Identificazione dei Rifiuti) che dovrà contenere:
- Dati del produttore e del detentore del rifiuto;
- Origine, tipologia e quantità del rifiuto;
- Impianto di destinazione (per recupero o smaltimento);
- Data e percorso dell’instradamento;
- Nome e indirizzo del destinatario.
È fondamentale tenere un registro di carico e scarico dove indicare per ogni tipologia di rifiuto la quantità prodotta, la loro natura e origine, la quantità di prodotti e materiali ottenuti dalle operazioni di trattamento (riutilizzo, recupero, riciclaggio) e, dove previsto, gli estremi del formulario di identificazione.
Non bisogna dimenticare di compilare ogni anno il MUD (Modulo Unico di Dichiarazione ambientale) dove enti e imprese comunicano quanti e quali rifiuti hanno prodotto o gestito l’anno precedente.
La normativa attuale per lo smaltimento dei rifiuti aziendali prevede che essi vengano raggruppati in depositi temporanei prima di essere trasportati per poi essere smaltiti.
Il deposito temporaneo deve essere presente obbligatoriamente sul luogo di produzione dei rifiuti.
Una corretta gestione dei rifiuti aziendali il deposito comporta il dover soddisfare uno dei seguenti criteri:
- Temporaneo: i rifiuti speciali, con cadenza almeno trimestrale, devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero/smaltimento, indipendentemente dalla quantità.
- Volumetrico: i rifiuti devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero/smaltimento non appena vengono raggiunti i 30 metri cubi di cui, al massimo, 10 sono relativi ai rifiuti pericolosi.
Importante: non bisogna superare il limite dell’anno di deposito, altrimenti esso si configura in discarica non autorizzata.
Qualora venisse svolta attività di gestione dei rifiuti non autorizzata e di violazione di comunicazione (MUD), di tenuta dei registri obbligatori (registro di carico e scarico) e dei formulari (FIR) saranno previste sanzioni amministrative pecuniarie e penali, anche pesanti.
Il responsabile tecnico della gestione dei rifiuti
Il suo ruolo è quello di supervisionare tutte le attività di gestione dei rifiuti garantendo il rispetto delle normative ambientali e sanitarie vigenti oltre alla redazione del Piano di Gestione dei Rifiuti.
Per tutte le aziende iscritte all’Albo Gestori Ambientali è obbligatoria la figura del RTGR (Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti) ossia per le aziende che:
· Svolgono attività di raccolta e trasporto rifiuti;
· Effettuano attività di bonifica dei siti;
· Effettuano attività di bonifica dei beni contenenti amianto;
· Effettuano attività di commercio e intermediazione dei rifiuti senza detenzione degli stessi.
Invece, per quelle aziende non obbligate ad iscriversi all’Albo dei Gestori Ambientali è prevista la figura di un referente tecnico che si occupa del rispetto dei corretti adempimenti della gestione dei rifiuti (gestione deposito temporaneo, tenuta dei registri e formulari, compilazione del MUD, ecc…). Per questa figura non sono momentaneamente previsti dalla legge esami di abilitazione o specifiche competenze come nel caso del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti.
Come attuare un corretto processo di gestione dei rifiuti in azienda?
Analizzando più nello specifico le 5 fasi della gestione dei rifiuti puoi capire come in pochi e semplici step è possibile attuare una corretta gestione dei rifiuti all’interno della tua azienda:
- Analisi dei rifiuti e classificazione: la gestione sostenibile dei rifiuti aziendali parte dalla comprensione della tipologia e della quantità di scarti prodotti. Ogni rifiuto viene classificato per natura e pericolo: identificare i materiali pericolosi o riciclabili è essenziale per pianificare un sistema di gestione efficace. Una corretta analisi consente di ottimizzare le risorse, di rispettare le normative ambientali e di individuare possibilità di riutilizzo o riciclo, riducendo così l’impatto ambientale.
- Riduzione alla fonte: la riduzione alla fonte è una strategia fondamentale che punta a limitare la produzione di rifiuti già nelle prime fasi del ciclo produttivo. Ciò può includere l’uso di materiali eco-sostenibili e l’adozione di processi produttivi ottimizzati. Implementando piccoli ma significativi cambiamenti, le aziende possono minimizzare la quantità di rifiuti e migliorare la sostenibilità complessiva delle loro operazioni.
- Riutilizzo e Riciclo: riutilizzare e riciclare significa trasformare i rifiuti in risorse. Creare una filiera di riciclo interna o collaborare con fornitori specializzati permette di ridurre i costi di smaltimento e di dare nuova vita ai materiali ancora utili. Il riutilizzo è particolarmente efficace quando viene integrato nei processi aziendali, trasformando i rifiuti in un valore aggiunto per l’impresa stessa.
- Smaltimento sicuro e rispetto delle normative: per i materiali che non possono essere riciclati, lo smaltimento sicuro è indispensabile. La conformità alle normative ambientali è un aspetto cruciale che ogni azienda deve rispettare per evitare sanzioni e preservare la propria reputazione. Un sistema di smaltimento sicuro non solo riduce i rischi per l’ambiente, ma testimonia l’impegno dell’azienda verso pratiche responsabili e sostenibili.
- Formazione e coinvolgimento del personale: una gestione sostenibile dei rifiuti richiede il coinvolgimento attivo di tutti i membri del team. Organizzare sessioni di formazione e sensibilizzazione aiuta a costruire una cultura aziendale che riconosce l’importanza della sostenibilità. Quando il personale è consapevole del proprio ruolo e della rilevanza della gestione dei rifiuti, ogni azione contribuisce a rendere l’azienda più responsabile e attenta al futuro.
Come possiamo aiutarti in questo processo di gestione dei rifiuti sostenibile?
Orion, attraverso una consulenza specializzata ti offre un supporto completo per guidare la tua Azienda verso una gestione dei rifiuti responsabile e sostenibile.
Ti aiutiamo nella corretta gestione dei rifiuti, nella verifica della compilazione e conservazione del registro di carico e scarico, nella compilazione e conservazione del formulario di identificazione dei rifiuti, nella verifica dell’obbligatorietà o meno della presentazione della dichiarazione ambientale (MUD) e del corretto stoccaggio/deposito temporaneo dei rifiuti.
I nostri obiettivi?
- Gestire correttamente i rifiuti;
- Rispettare gli obblighi di legge in materia di ambiente;
- Proteggere l’ambiente e la salute umana.
Il momento di intervenire è ora.
Siamo a tua completa disposizione, contattaci.