Il 30 aprile scade il termine per la presentazione del MUD 2024 (dichiarazione annuale rifiuti) con riferimento all’anno 2023.
I soggetti obbligati all’invio della dichiarazione sono:
- imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e hanno prodotto e/o avviato a smaltimento o recupero rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi
- imprese ed enti che hanno prodotto e/o avviato lo smaltimento o recupero di rifiuti pericolosi (nella comunicazione è compresa anche l’eventuale attività di trasporto in conto proprio)
- soggetti che hanno effettuato a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti
- imprese ed enti che hanno effettuato operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti
- commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione
Sono invece esonerati dall’obbligo di presentazione del MUD:
- le imprese agricole di cui all’art. 2135 del codice civile con un volume annuo non superiore a € 8.000
- imprese che raccolgono e trasportano rifiuti propri non pericolosi, di cui all’art. 212 comma 8
- per i soli rifiuti non pericolosi le imprese ed enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti
- produttori di rifiuti non pericolosi che non sono inquadrati in un’organizzazione di ente o di impresa
L’omessa dichiarazione MUD e la dichiarazione MUD incompleta o inesatta comportano l’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie che possono andare da un minimo di 2.000,00 euro ad un massimo di 10.000,00 euro.