Tutte le aziende con lavoratori devono inviare all’Inail e all’Arpa una copia della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico e di messa a terra. Fino al 2019 si inviavano due moduli, prima mediante raccomandata e poi email, di cui bisognava conservare la ricevuta. Per la comunicazione di messa a terra degli impianti realizzati dopo il maggio 2019 la modalità è cambiata:
• occorre sempre inviare un modulo all’Arpa della propria Regione ma ora mediante PEC
• all’Inail non bisogna più inviare moduli ma utilizzare l’applicazione CIVA sul sito dell’Inail
Dal 2020 bisogna anche inserire sulla stessa applicazione CIVA (quindi solo all’Inail, non anche all’Arpa) il nome dell’azienda che è incaricata di effettuare la prossima verifica dell’impianto di messa a terra, la data dell’ultima fatta e la scadenza.
CHI PUO’ INSERIRE I DATI SU CIVA
Inizialmente solo il rappresentante legale dell’azienda può entrare sul proprio profilo dell’applicazione CIVA mediante Spid o Carta nazionale dei servizi o Carta d’identità elettronica.
Una volta entrato nel servizio CIVA, il rappresentante legale deve indicare chi inserirà i dati: se lo stesso datore di lavoro o un’altra persona. Il datore può indicare, oltre a se stesso:
• un soggetto delegato; può essere il commercialista, un dipendente, il consulente sulla sicurezza… l’importante è che la persona abbia accesso al portale Inail con i propri dati personali
• l’installatore o il progettista (nel caso si stia denunciando un nuovo impianto) o chi effettua la verifica della messa a terra (nel caso si stia comunicando la verifica periodica dell’impianto)
Se il datore di lavoro delega uno di questi soggetti, quest’ultimo dovrà inserire i dati relativi all’impianto e a chi effettua le verifiche della messa a terra. Volendo si possono anche delegare più persone.
Se il legale rappresentante decide di delegare ad un altro l’inserimento dei dati può comunque stare tranquillo che rimarranno nascosti a quest’ultimo tutte le altre sezioni del proprio profilo Inail.