Molte persone sono allergiche alla senape, altri possono diventare allergici a questa sostanza. Non si intende la salsa alla senape, ma anche ai semi di senape, alle tracce di questi semi. I principali sintomi dell’allergia alla senape sono rossore sulla pelle, intorno alla bocca, prurito, eritemi. Nei casi più gravi anche problemi gastrointestinali e problemi respiratori.
Lo scorso 10 dicembre il Ministero della Salute ha emesso una circolare in cui mette in guardia dalla possibile contaminazione del grano italiano raccolto nel 2021. I produttori di grano sempre più usano la pianta della senape come antiparassitario naturale contro gli insetti che vivono nel terreno.
Purtroppo la setacciatura del grano non riesce a separare i granelli di senape da quelli di grano. Questo può portare alla contaminazione del grano, che serve a produrre pasta, pane, prodotti da forno, ecc. Le piante di senape sono talvolta utilizzate in agricoltura anche per la coltivazione di patate, barbabietole da zucchero, fragole.
I produttori di grano sono stati invitati ad aggiungere nel processo produttivo una fase di vaglio idonea a separare la senape dal grano, oppure segnalare nell’etichetta che il prodotto può contenere tracce di senape.
La circolare è stata resa necessaria perché, da qui l’allarme che rende doverosa questa newsletter, i Grandi Mulini Italiani hanno falsamente comunicato ai propri membri che non sono costretti a ritirare dal mercato i prodotti nel caso accertino una contaminazione.
Sugli incarti in giacenza già acquistati il Ministero raccomanda l’aggiunta di una frase sull’etichetta: “può contenere tracce di senape”. Nei punti vendita la circolare raccomanda l’apposizione di un cartello per avvertire i consumatori.